Un paio d’anni fa Idan Raichel, con la sua band, venne a Milano per un concerto al teatro degli Arcimboldi. Io di ebraico non capivo una parola ma il concerto mi coinvolse moltissimo. Pochi i presenti, ma atmosfera stupenda. Comprato il cd, mi sono innamorato di questa canzone il cui titolo, in ebraico, significa “VIENI!” (forma imperativa)
Il testo dice:
Vieni! dammi la mano ed andiamo
Non mi chiedere dove
Non mi chiedere della felicità
Forse verrà anche lei
Quando verrà
Cadrà su di noi come piogga
Vieni! Abbracciamoci ed andiamo
Non chiedermi quando
Non chiedermi della casa
Non chiedermi tempo
Il tempo non aspetta, non si ferma e non resta
Il pezzo in amarico invece dice:
Ti ricordi di allora,
quanto mi portavi sempre i fiori
To mi tenevi compagnia ed io a te
Mi parlavi ed io a te
Ci siamo tenuti
vivevamo ogni giorno con gioia
quando arrivava sera,
chiedevamo ad un nuovo giorno di iniziare
Quando eravamo separati
Mi sentivo triste
Quando ci incontravamo
Sentivo gioia immensa
Ed ora tutto questo è passato e noi siamo qui.