Posso capire che il clero manifesti la propria opinione riguardo un tema tanto delicato quanto la procreazione assistita, non accetto invece che, oltre alla partecipazione al dibattito, si dia un’ indicazione di voto.
Trovo assolutamente scorretto invitare all’astensione. I motivi sono vari e tutti validi. L’Unit? di Venerd? riportava un commento sulla slealt? dell’astensione. Mentre il SI per vincere deve raggiungere il quorum e la maggioranza dei voti, il NO vince sia per astensione che per percentuale dei voti: ? una situazione di scorretto svantaggio. Personalmente sono dell’opinione che il requisito del quorum debba venir eliminato.
C’e’ anche l’obiezione, magari un po’ stantia, per cui non votare, tanto per i referendum quanto per le elezioni in genere, sia un’offesa a chi, per quel voto, ha dato la propria vita.
L’obiezione pi? importante, per? a mio parere, ? quella secondo cui quando si affrontano temi tanto seri e gravi (a differenza di referendum ridicoli del passato come le abolizioni di ministeri…) sia dovere di ogni cittadino esprimere la propria opinione.
Personalmente mi recher? alle urne, facendo una corsa, perch? dovr? essere di ritorno a Milano nel pomeriggio. Spero che tutti quelli che conosco vorranno fare altrettanto. Voter? tutti SI pur non essendo d’accordo per quel che riguarda la fecondazione eterologa. Non trovo infatti giusto vietare ad altri ci? che, pur non provocando danno ad alcuno, non mi trova eticamente d’accordo. Mi limiter? a non farne uso, ma non voglio impedire ad altri di poterlo fare; in fondo quando si adotta un bambino si adotta un figlio non proprio.