questo weekend sono stato a Casale Monferrato, ospite della locale comunit? ebraica, in occasione del festival oyoyoy.
Al suo secondo anno, il festival di cultura ebraica, attira a Casale un buon numero di persone, che trovano incontri, gazebo con libri e krumiri kasher, mostre e altro riguardante la cultura ebraica.
Quest’anno gli organizzatori hanno voluto offrire al pubblico una possibilit? pi? unica che rara, almeno in Italia: assistere ad una funzione di Shabbat.
Solitamente non ? possibile perch? per motivi di sicurezza e di rispetto (anche ai visitatori sarebbe vietato l’uso di apparecchi elettrici/elettronici e va te a spiegare che devono lasciare il cellulare, la macchina fotografica, l’iPod all’ingresso perch? ? vietato anche fare una foto/registrare l’audio…).
Questa volta, invece, la funzione ? stata aperta ai curiosi. Non tutta, perch? non sono cos? convinto che tutti siano disposti a stare 3 ore ad ascoltare una preghiera in una lingua incomprensibile. E’ stata aperta la parte finale, diciamo gli ultimi 45 minuti, durante i quali c’e’ pure la “derasha”, ovvero il discorso del rabbino (o di qualche presente) al riguardo del brano appena letto della Torah.
Purtroppo la comunit? Casalese ? decisamente piccola, non ha un Rabbino e non ha, se non nelle feste principali, il numero minimo (10) di persone per poter fare la funzione completa. Per ovviare al problema hanno invitato un po’ di persone dalle comunit? principali a prendere parte ai festeggiamenti.
Grazie quindi a tutti gli organizzatori (che non cito per questioni di privacy) per l’accoglienza e la pazienza dimostrata.
Un consiglio a tutti: andate a Casale ad ammirare una sinagoga tra le pi? belle che abbia mai visto ed un museo, piccolo ma molto esauriente. E non dimenticatevi di lasciare un’offerta. La comunit? fa fatica a mantenere la sinagoga ed il museo ed ha bisogno anche del vostro aiuto.