Una piccola nuova impresa di commercio on line, apre un conto corrente postale pensando di rendere il processo delle spedizioni e degli incassi più agevole per se e per i propri clienti.
L’Amministratore Unico, recatosi allo sportello, compila tutti i moduli e consegna tutta la documentazione richiesta aspettandosi di ottenere immediatamente le coordinate del conto e le chiavi di accesso al home banking.
Lo stesso A.U. rimane sbigottito nello scoprire che per l’apertura del conto ci vorranno circa 15 giorni e che per i codici dell’home banking, arriveranno presso la sede dell’azienza.
Passati i 15 giorni, in effetti, il conto viene aperto, ma dei codici neppure l’ombra. Il giorno seguente arriva quello, personale, dell’A.U., ma manca quello dell’azienda.
Una telefonata al direttore della filiale genera l’invio di un nuovo codice aziendale che arriva, nel giro di una decina di giorni.
Nel frattempo il negozio ha il suo primo ordine e l’A.U. si reca in posta a spedire il primo pacco. Tutto fiducioso porge la tessera postamat all’impegata per poter pagare la spedizione direttamente dal conto.
Che razza di pretese! Le spedizioni si pagano solo in contanti. L’A.U. deve, quindi, uscire, prelevare 20 euro (invece dei 7 che gli servivano) e pagare in contanti la spedizione!
L’A.U., poi, arriva in ufficio e prova ad accedere al conto corrente on line.. si aspetterebbe di poterlo fare dal proprio computer Windows-free, ma si sbaglia. Dopo aver contattato il numero verde ed aver imprecato 2 volte perché nel più bello cade la linea, scopre che il sito è accessibile SOLO con Internet Explorer (alla faccia di Mac e Linux).
Dopo aver raccattato un pc con windows riesce finalmente ad accedere al sito e a controllare il proprio conto.
Piccola nota.. le poste mandano in un unica busta: Codice Azienda, Codice Utente e Password – ovvero tutto quello che serve per accedere al conto…
Per la serie, mandiamo i codici in buste separate per garantire la sicurezza del cliente.. Scusate.. era fantascienza, non scienza…
anche te però… fidarti delle poste italiane… 😛
Fantastico mi ricorderò molto bene di queste esperienze….già che avevo stima delle poste…ah ma no che stupido si tratta di quella catena di pensiero….l’UCAS! 😛