Riporto qui il post di un’amica, educatrice e mamma, che ha inserito su Facebook.
bimba mia, che alle 4 del pomeriggio, all’uscita dalla tua classe, mi raggiungi correndo mentre metto in fila i miei allievi.. bimba mia, che mi chiedi stupita perchè oggi è venuta una signora a dire che i bambini che prendono il pullmino saranno caricati nel cortile interno e non davanti a scuola, come sempre.. bimba mia, che mi chiedi perchè la stessa signora ha detto che nessuno, nemmeno i ragazzi grandi, deve più sostare davanti a scuola, ma tutti devono aspettare fratelli e genitori nell’atrio, e poi allontanarsi velocemente.. bimba mia, come posso spiegarti perchè? come posso spiegarti che questa mattina, a pochi chilometri da qui, qualcuno è uscito a cavallo di uno scooter e con due pistole in tasca per fare tiro a segno su un gruppo di bambini come te? su un gruppo di bambini ebrei, come te? come posso spiegarti, pulcino mio, che la figlia della direttrice, la bambina che è morta, aveva la tua età, e gli altri due bambini, i figli del rabbino, erano grandi come i tuoi fratelli? come posso dirti, tesoro, che non è nemmeno la prima volta che succede, che tanti anni fa, quando la mamma era piccola, una cosa del genere è successa anche qui da noi, all’uscita di una sinagoga, durante una delle feste che preferisci?
non posso farlo, piccola mia.. perchè poi mi chiederesti come si può provare un odio tale da inseguire dei bambini nel cortile di una scuola, per ucciderli.. mi chiederesti perchè c’è gente che ci odia tanto e che ci vuole morti.. e io non saprei cosa rispondere.. e poi mi chiedersti, amore mio, come può quel D-o che ti insegnamo ad amare e benedire ogni giorno, quando ti alzi e quando vai a dormire, prima di mangiare una caramella e dopo averla mangiata, come può aver permesso che accadesse.. e ancora una volta, amore mio, io non saprei cosa risponderti..
vorrei poterti spiegare, piccola mia, che è come se noi avessimo in mano pochi pezzi di un puzzle enorme, di cui solo D-o possiede la scatola con il disegno.. e solo Lui sa come sistemarli perchè tutto abbia un senso.. ma oggi questa spiegazione sembra troppo ingenua anche a me.. soprattutto, amore mio, vorrei poterti giurare che sarai sempre al sicuro, che ogni mattina ci saluteremo sul portone della scuola che amiamo, che è la nostra seconda casa, e che ogni giorno ci incontreremo all’uscita e ci racconteremo le cose belle che ci sono successe.. ma mi rendo conto, amore mio, che questo non te lo posso promettere, e non sai quanto questa consapevolezza mi faccia arrabbiare e sentire impotente..
il Rebbe dice che contro il buio non possiamo far altro che accendere la luce.. oggi vorrei dirti tantissime cose, piccola mia, ma ti dirò solo questo: continua ad illuminare le nostre vite e quelle di chi ti sta intorno, con il tuo sorriso, la tua preghiera, la tua fede genuina e ingenua.. sii sempre orgogliosa di essere ebrea e continua a portare luce nel mondo, fallo anche per i bambini che non ci sono più..